
BIG FISH
spettacolo che permette di sperimentare la differenza di linguaggio tra cinema e teatro essendo ispirato all’omonimo racconto di Wallace che ispirò il film di Tim Burton.
Le avventure di Edward Bloom, italianizzate e ambientate in Irpinia, per consentire allo spettatore di conservare il medesimo rapporto con una dimensione di verde, di natura e di provincialità, che sarebbe impossibile rendere con riferimenti all’Alabama non identificabili dagli spettatori, diventano archetipo di un rapporto padre- figlio e del potere della fantasia e dell’immaginazione, oltre che del valore relativo della verità.
Lo spettacolo è un monologo diretto da Andrea Cioffi con in scena Franco Nappi, e vede la partecipazione di un cast tecnico e artistico di primo livello, rigorosamente campano

ALDIQUALDILA’
Lo spettacolo è una sintesi tra commedia dell’arte e divina commedia: tre maschere, Pulcinella, Arlecchino e Capitano, dell’aldiquà intraprendono il viaggio nell’aldilà per trovare un santo a cui votarsi.
Passando nell’inferno vengono posseduti dalle anime dei dannati, nel purgatorio cercano di capire cosa gli stia accadendo senza capirci niente…
Una commedia divertente ma che fa riflettere.
Cosa accadrà ai nostri tre famosi personaggi?
La buffa comicità della commedia dell’arte è il leitmotiv di tutto lo spettacolo, che si mischia coi personaggi più famosi dell’opera di Dante e li fa rivivere sul palco con nuova forza. La ricerca del posto fisso, del posto nel mondo, diventa catartica e mostra chi siamo veramente attraverso degli squarci, svelando cosa abita sotto, nella profondità dell’animo.
Lo spettacolo è un monologo diretto da Andrea Cioffi con in scena Franco Nappi, e vede la partecipazione di un cast tecnico e artistico di primo livello, rigorosamente campano

ALDIQUALDILA’
Lo spettacolo è una sintesi tra commedia dell’arte e divina commedia: tre maschere, Pulcinella, Arlecchino e Capitano, dell’aldiquà intraprendono il viaggio nell’aldilà per trovare un santo a cui votarsi.
Passando nell’inferno vengono posseduti dalle anime dei dannati, nel purgatorio cercano di capire cosa gli stia accadendo senza capirci niente…
Una commedia divertente ma che fa riflettere.
Cosa accadrà ai nostri tre famosi personaggi?
La buffa comicità della commedia dell’arte è il leitmotiv di tutto lo spettacolo, che si mischia coi personaggi più famosi dell’opera di Dante e li fa rivivere sul palco con nuova forza. La ricerca del posto fisso, del posto nel mondo, diventa catartica e mostra chi siamo veramente attraverso degli squarci, svelando cosa abita sotto, nella profondità dell’animo.
Lo spettacolo è un monologo diretto da Andrea Cioffi con in scena Franco Nappi, e vede la partecipazione di un cast tecnico e artistico di primo livello, rigorosamente campano

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
Sogno di una notte di mezza estate è una delle commedie più rappresentate della storia del teatro, oltre che uno dei testi più belli e celebri mai scritti da William Shakespeare.
La storia è ambientata nell’ Atene classica e racconta dei giorni immediatamente precedenti al matrimonio di Teseo e Ippolita. E mentre quattro giovani innamorati vedono le loro storie prendono strade impreviste nel folto di un bosco e una compagnia d’attori sui generis lavora a uno spettacolo da presentare per le nozze dei sovrani, le azioni del folletto Puck intrecciano i destini dei personaggi citati con quelli di Oberon e Titania, re e regina delle fate, tra loro in contrasto a discapito del regno.
In questa versione, fedele al testo originale per intreccio e personaggi, l’ambientazione muta, spostandosi a corte di Ferdinando IV di Borbone e Carolina d’Asburgo, nella Napoli del 700: ambientato In un contesto territoriale e storico concreto e a noi vicino lo spettacolo passa dalla commedia alla poesia, con vene romantica e oniriche. Il mondo fatato e quello reale si compenetrano fino a diventare l’uno la soluzione ai problemi dell’altro.